Il nuoto sincronizzato, detto anche “balletto acquatico”, è una disciplina acquatica in cui i movimenti di uno o più nuotatori sono sincronizzati in base a una coreografia con accompagnamento musicale.

 

Nuoto sincronizzato: cosa è?

Il nuoto sincronizzato, proprio per questa sua somiglianza con la danza, è stato anche definito “balletto acquatico“. Questa disciplina si è sviluppata verso gli inizi del XX sec. e nel 1954 ha ricevuto il riconoscimento ufficiale da parte della FINA (Fédération internationale de natation) che ne disciplina le regole. Dal 1984 il nuoto sincronizzato è ufficialmente riconosciuto come sport olimpico.

 

Nuoto sincronizzato: come si fa?

Per quanto ogni “routine” del nuoto sincronizzato vanti proprie norme, le regole generali di questa disciplina sono:

 

  • Non si può toccare il fondo. Uno degli aspetti più spettacolari del nuoto sincronizzato è che i nuotatori non possono mai toccare il fondo della piscina.
  • Nessun ornamento. Per quanto questa disciplina si basi su coreografie e su una certa teatralità, non possono essere indossati ornamenti o trucchi di nessun tipo e, spesso, anche il colore di cuffie e costumi è imposto da regolamento di gara.
  • Nelle gare di “programma tecnico” o “programma libero” l’uso di occhialini non è consentito se non per motivi medici.
  • La squadra è importante. Le squadre normalmente contengono otto nuotatori, ma il numero minimo per una squadra è di quattro. Le squadre perdono punti per ogni nuotatore che hanno in meno rispetto al numero massimo consentito. Questo perché è più facile sincronizzare il movimento di un numero minore di nuotatori.

 

Per familiarizzare con il nuoto sincronizzato è necessario sapere che in questa disciplina sono previste quattro categorie principali di competizione:

 

  • Solo – dove un singolo nuotatore sincronizzerà i propri movimenti con la musica.
  • Duo – dove un nuotatore dovrà coordinarsi con un partner sincronizzandosi con il ritmo della musica.
  • Squadra – dove fino a un numero di otto nuotatori dovranno eseguire una coreografia in acqua coordinandosi e rispettando i tempi della musica.
  • Combinato – in un esercizio libero combinato vi è l’esibizione di una squadra composta fino a un massimo di dieci nuotatori, in cui – a tratti – si esibiranno solo alcuni dei nuotatori.

 

Nella maggior parte delle competizioni agonistiche, i nuotatori eseguono due “programmi” per i giudici, uno “tecnico” e uno “libero“.

Il programma tecnico comporta l’esecuzione di determinati esercizi che devono essere eseguiti in un ordine specifico, mentre il programma libero non ha requisiti, quindi i nuotatori possono essere “liberi” nei loro movimenti e presentare una propria coreografia.

I programmi o “routine” vengono svolti di fronte a una giuria, in cui ogni giudice assegna un punteggio in base a rigorosi criteri.

Oltre ai programmi o “routine”, ci sono anche le “figure“: in queste gare i nuotatori devono eseguire in acqua dei movimenti specifici definiti da regolamento. Nelle “figure” non c’è l’accompagnamento musicale e il punteggio degli atleti viene dato solo in base al coordinamento dei movimenti.

 

Nuoto sincronizzato: i benefici

Come combinazione di nuoto, danza e ginnastica, il nuoto sincronizzato offre una gran varietà di movimenti. Quindi è un ottimo modo per tenersi in forma, e non è solo per le donne. Dal 2015, il nuoto sincronizzato non è più uno sport unicamente femminile.

Tuttavia, che tu abbia aspirazioni in termini agonistici o ti voglia solo divertire, il nuoto sincronizzato può farti bene per tantissimi motivi sia sotto l’aspetto fisico che sotto l’aspetto mentale. Vediamone insieme alcuni.

 

Flessibilità

I nuotatori sincronizzati sono tra gli atleti più flessibili, essendo secondi solo ai ginnasti. Il nuoto sincronizzato aiuta il corpo ad essere più flessibile ed elastico, sia in acqua che in terra. Molte persone anziane che si sono avvicinate a questa disciplina hanno riscontrato miglioramenti nell’artrite e in altre patologie articolari legate all’età dopo un periodo di allenamento costante.

 

Capacità aerobica

In media, chi pratica il nuoto sincronizzato può trattenere il respiro per un massimo di tre minuti. L’espansione della capacità polmonare è uno dei principali benefici che si possono ottenere praticando il nuoto sincronizzato.

 

Forza e resistenza

Per quanto sembri naturale e leggiadro, il nuoto sincronizzato è uno sport fisicamente molto impegnativo. Gli atleti devono eseguire esercizi, figure e programmi senza toccare il fondo della vasca. Questo è possibile con il costante movimento delle gambe, che vanno a sorreggere tutte le evoluzioni. Inoltre, la realizzazione delle posizioni e delle coreografie impegna tutti i gruppi muscolari del corpo. Insomma, il nuoto sincronizzato praticato con regolarità è veramente in grado di “scolpire” un corpo.

 

Allena la testa

Dover realizzare figure e coreografie, per di più sincronizzando i propri movimenti con quelli di altri, implica molta concentrazione, allena la memoria e l’attenzione. Questa è una vera e propria ginnastica per il cervello che permette lo sviluppo di nuovi percorsi neurali e il mantenimento in buona salute di quelli esistenti.